Attacchi di panico

Gli attacchi di panico sono crisi d’ansia estreme, sconvolgenti, durante i quali i sintomi dell’ansia raggiungono il massimo dell’intensità fino a convincere la persona di star perdendo il controllo, impazzendo, o di essere sul punto di morire.

Gli attacchi di panico si presentano come improvvise e intensissime crisi di ansia e di paura (spesso non provocate da qualcosa di identificabile e quindi ancora più terrorizzanti), accompagnate da sintomi vari di ordine cognitivo (p. es. sto per perdere il controllo, sto per impazzire, sto avendo un infarto, sto per morire), somatico (p. es. sensazioni di soffocamento, cuore in gola, vampate, dolori addominali, ecc.) emotivo (p. es. angoscia, terrore, ecc.) e comportamentale (p. es. reazioni di fuga).

Per definizione, gli attacchi di panico possono colpire in qualsiasi momento (anche durante il sonno), hanno un inizio subitaneo, entro 10 minuti raggiungono il massimo e di solito non durano più di 20 minuti.
Generalmente gli attacchi di panico compaiono per la prima volta attorno alla fine dell’adolescenza, colpiscono le donne in misura doppia rispetto agli uomini e interessano il 5% della popolazione.

Quando gli attacchi di panico si ripetono, si parla di disturbo da attacchi di panico. Al disturbo da attacchi di panico sono spesso associati disturbi psicologici di altro genere, anche gravi.

Gli attacchi di panico sono così terrificanti che chi ne soffre sviluppa una forte ansia anticipatoria nei loro confronti. Prende così il via il meccanismo della “paura di avere paura“, che porta a mettere in atto comportamenti di evitamento nei confronti di circostanze in grado anche solo di evocare il ricordo di un passato attacco di panico (p. es. luoghi o situazioni in cui se n’è verificato uno, persone che vi hanno assistito, ecc.)

In seguito a questi comportamenti spesso la vita di una persona affetta da attacchi di panico diventa così limitata da ridursi al dipendere interamente da chi per quella persona guida l’automobile, va al supermercato e, più in generale, la sostituisce nelle attività quotidiane che la paura di un attacco ha reso impossibili da svolgere.

La terapia per gli attacchi di panico è relativamente semplice ed è molto ragionevole aspettarsi buoni risultati. Va però differenziata dalla terapia per i disturbi psicologici che agli attacchi di panico sono spesso sottostanti o associati, per i quali può essere invece assai più complessa.

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